Conferenza finale del progetto PAL per l’inclusione delle comunità Rom

Conferenza finale del progetto PAL per l’inclusione delle comunità Rom

Il progetto PAL “Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità RSC, al fine di favorire la partecipazione dei Rom alla vita sociale, politica, economica e civica” giunge alla conferenza finale, in programma per lunedì 29 novembre 2021. L’evento, che si svolgerà in modalità online su piattaforma Teams, sarà un momento di confronto per approfondire i principali risultati ottenuti e indirizzarsi verso nuove prospettive future.

A partire dalle 14.00, ci si accosterà alle esperienze maturate nell’implementazione delle attività progettuali, si parlerà di risultati, ma anche delle criticità incontrate e dei punti di forza e debolezza dell’azione implementata. Le Amministrazioni presenti interverranno esprimendo il loro punto di vista.

Sono stati invitati a partecipare all’incontro i referenti delle Amministrazioni Comunali beneficiarie delle azioni progettuali (Milano, Genova, Roma, Cagliari, Napoli, Bari, Catania, Messina), le Regioni beneficiare delle azioni del progetto PAR (Emilia-Romagna, Lazio, Calabria, Sardegna, Puglia), altre amministrazioni locali interessate, l’ANCI, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, le associazioni componenti la Piattaforma Nazionale Rom, Sinti e Camminanti.

Il progetto ha coinvolto otto Città metropolitane, che sono state chiamate a redigere altrettanti Piani di Azione Locali sperimentali che comprendano specifici modelli di gestione finalizzati alla partecipazione dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti alla vita sociale, politica, economica e civica del territorio, lavorando al contempo sulla diffusione di una metodologia efficace di programmazione partecipata che sia quindi esportabile. Gli interventi hanno riguardato il superamento del disagio abitativo; l’inclusione sociosanitaria, scolastica e lavorativa; le relazioni con le istituzioni e con le altre componenti della comunità locale. Scopo principale del Piano di Azione è provare a superare le condizioni di emarginazione, individuando modalità e attività che possano favorire la piena inclusione della comunità Rom e una sua maggiore partecipazione alla vita sociale sul territorio cittadino.

L’Azione è stata promossa dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità, in qualità di beneficiario delle azioni di sistema previste dal PON Inclusione 2014-2020 ed è implementata dall’Associazione temporanea di imprese composta da NOVA Onlus, Consorzio Nazionale per l’Innovazione Sociale (capofila) e i partner Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani, Associazione 21 Luglio e Fondazione Romanì Italia, con la supervisione del Dipartimento Pari Opportunità-UNAR.

I partner vantano lunghe e specifiche esperienze di lavoro a livello nazionale sul tema, identificate come buone pratiche dall’UNAR. Con il tempo sono stati in grado di costituire e rafforzare una rete “meticcia”, in grado di rappresentare livelli di complessità elaborativa e operativa integrabili e complementari, legittimata nelle stesse comunità Rom, Sinti e Camminanti.

Al fine di favorire la partecipazione di comunità RSC, Rom, Sinti e Camminanti alla vita sociale, politica, economica e civica sono state messe in atto azioni che prevedono l’analisi dei bisogni locali, la redazione di una scheda di sintesi e una mappa, dinamica e geolocalizzata, dei territori e delle loro criticità, la creazione di tavoli di lavoro con l’intento di individuare stakeholders strategici, che hanno compreso comunità, associazioni e gruppi informali, imprese sociali, associazioni di advocacy e tutela, associazioni di volontariato, forze dell’ordine, amministratori e funzionari regionali e locali, referenti del mondo della scuola, dell’Università, sindacati, operatori delle Asl e dei servizi sociali.

L’intero progetto è stato finalizzato a fare emergere indicazioni di natura metodologico-operativa da diffondere anche in altri contesti, oltre a quelli delle otto città metropolitane interessate.